Come diventare un freelance invincibile

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Se hai mai pensato di mollare la libera professione, se ci sono state delle volte in cui ti sei sentito completamente soverchiato dalla difficoltà e dalla pressione del fare il libero professionista, leggi con attenzione, perché ti svelo chi era il killer silenzioso che stava per farti secco e un modo per diventarne immune.

Questo non sarà soltanto il tuo manuale di sopravvivenza, ma è una strategia per renderti un freelance indistruttibile.

Chi è il killer dei freelance

Incominciamo con lo svelare chi è il killer dei freelance, quell’entità responsabile per la stragrande maggioranza della sconfitta di un libero professionista: il logorio psicologico da ansia.

Il logorio psicologico

Come delle termiti, che giorno dopo giorno fanno dei piccoli buchini nelle fondamenta di una casa, l’ansia fa la stessa cosa alla psicologia di un freelance.

Dall’esterno sembra che non succeda assolutamente niente, tutto quanto perfetto come tutti i giorni, però sotto sotto strutturalmente la casa comincia ad essere sempre più vacillante. A quel punto basta una piccola sollecitazione, un piccolo problema con un cliente, un F24 più pesante di quanto ci si aspettava, una menata qualsiasi e la casa non sta più in piedi, e il freelance crolla.

Il logorio psicologico da ansia è come se fosse radioattività, non si vede, ma pian pianino, irradiando quotidianamente la psicologia del freelance, lo logora, finché a un certo punto professionalmente muore.

Chi ne è la causa?

Gli emettitori di radioattività ansiogena sono perlopiù cose normali. Possono essere le difficoltà nel ricevere pagamenti, difficoltà nel trovare nuovi clienti, la solita pressione fiscale iniqua, può essere addirittura causato da noi stessi e dal nostro chiacchiericcio mentale che continua a dirci che non siamo abbastanza bravi, potrebbe essere l’ansia del pensare che magari non saremo in grado di pagare le spese per quel mese, o un generale senso di inadeguatezza, la sensazione di non avere veramente la padronanza di quello che sta succedendo, di essere un po’ vittima.

Queste sono tutte cose perfettamente normali, che fanno parte della normalità di una carriera. Ed esattamente come la radioattività che c’è anche nell’aria che respiriamo, entro certi livelli di soglia, è normale che ci sia e non causa nessun danno, il problema è quando questa radioattività supera certi livelli di soglia e incomincia a danneggiarci.

Però desso sappiamo chi è il nostro nemico, siamo quindi pronti per sconfiggerlo una volta per tutti grazie a 3 strumenti.

1. Fondo per le emergenze

Avere un fondo per le emergenze significa mettere da parte dei soldi per coprire il costo della vita per un certo quantitativo di mesi.

Ne avevo già parlato qui, ma in questo caso non voglio sottolineare l’utilità di questo fondo da un punto di vista funzionale, ma piuttosto l’importanza da un punto di vista psicologico.

Affrontare ogni singola giornata sapendo che abbiamo le spalle coperte e che dal lavoro che stiamo portando avanti oggi non dipende la nostra sopravvivenza finanziaria, fa tutta la differenza del mondo.

2. Avere un grande obiettivo

Il nostro grande obiettivo può essere professionale, ad esempio voler arrivare a lavorare per un cliente ideale, potrebbe essere fatturare un certo tot ogni anno, potrebbe essere raggiungere un certo status professionale. Oppure potrebbe essere un obiettivo di qualità di vita.

Devi dunque avere grande obiettivo personale da raggiungere e deve essere qualche cosa che a immaginarti di averlo raggiunto, ti fa venire le farfalle nello stomaco, e il tuo lavoro deve essere il mezzo per poterlo raggiungere.

La paura più grande di un freelance

Avere un grande obiettivo è importante perché è l’antidoto all’ansia da inattività, che è una delle paure più profonde di un freelance.

Immaginati di aprire il computer, consegnare il tuo ultimo lavoro e non avere più niente da fare. Non hai un fondo per le emergenze e in più non hai un grande obiettivo per cui lavorare.

Oppure di contro, apri il computer, hai consegnato il tuo ultimo lavoro, sai di avere 9 mesi di pese pagate grazie al tuo fondo, sai di avere un giorno un po di tempo in cui sei completamente libero e ti puoi dedicare alla costruzione del tuo grande obiettivo professionale.

Il panorama psicologico di un freelance senza obiettivi e invece di un freelance che ha un grande obiettivo è completamente differente. Per il primo l’interruzione dalla continuità del lavoro è panico, per l’altro è un occasione per fare un salto in avanti nella propria carriera.

3. Riposo

Ci vogliono costanti cicli di riposo. Ci sono tantissimi freelance che sono pronti a mollare non perché sono stati veramente sconfitti, ma semplicemente perché sono stanchi morti perché si sono esauriti.

Le percezioni che abbiamo delle difficoltà della vita, non dipende dalla difficoltà stessa, dipende da quanto siamo in forma noi. Se siamo azzoppati e dobbiamo farci anche solo 5 scalini con le stampelle, è una difficoltà. Se invece siamo in forma, quei 5 scalini li facciamo che neanche ce ne accorgiamo.

I cicli di ricarica

Dobbiamo imparare ad avere dei cicli costanti di ricarica. La vera produttività la si ottiene alternando dei momenti in cui si lavora duro e degli altri momenti in cui si riposa duro.

La vera produttività la si ottiene con l’alternanza di lavoro e ricarica. Questo è il modello per poter essere delle macchine da guerra per un periodo di tempo indefinito.

Lavorare soltanto significa essere delle macchine da guerra per tre giorni e poi diventare sempre meno bravi finché non diventiamo stupidi come delle zucchine perché siamo completamente distrutti da un punto di vista psicofisico.

Come applicarli

Il modo migliore per implementare questi cicli di ricarica nella nostra quotidianità è quello di bloccarli deliberatamente.

Un buon momento e farlo all’inizio dell’anno, primo Settembre e primo Dicembre, quando si ripianifica tutto quanto. E incominciare a bloccare dei weekend o delle settimane, in cui deliberatamente vai a riposarti.

Non cercare di farlo nel momento in cui ti senti stanco. Non funziona per il semplice motivo che quando siamo stanchi le nostre percezioni sono alterate in peggio dalla stanchezza, per cui non abbiamo né la lucidità, né la forza di volontà, per riuscire a staccare. Dobbiamo farlo prima, quando siamo le edizioni migliori di noi stessi.

Conclusioni

Consapevole di chi è il killer e consapevole degli strumenti che ci servono per diventarne totalmente immune, diventiamo dei freelance indistruttibili.

Il successo non è più una questione di se, ma diventa semplicemente una questione di quando.

Spero di averti dato veramente degli strumenti possenti per la costruzione di una gagliardissima carriera come libero professionista.

E come sempre, freelance, più indistruttibili che mai, andiamo a conquistare il mondo!

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Dario Albini

Dario Albini è un Direttore Creativo e il primo Mentore Pirata per Freelance. È specializzato nell’approccio strategico alla comunicazione. Mettendo design e marketing al servizio della strategia d’impresa. È fondatore di AtaImpact una premiata agenzia di comunicazione, The Freelancer's Island il primo coworking per creativi d’Italia ed è stato presidente dell’Associazione Illustratori Italiana. Ha lavorato per alcuni tra i maggiori brand al mondo ed è stato relatore in alcuni tra i maggiori eventi europei di settore. Ora condivide tutta la sua conoscenza per aiutare tutti i freelance, a raggiungere un successo professionale epico. Così da diventare esseri umani più liberi, appagati e felici.

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