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Ti è mai capitato di sentirti stanco morto ancora prima di iniziare a lavorare?
Una di quelle giornate in cui il rischio di lavorare come matti per non combinare assolutamente niente è alle stelle. Non abbiamo la forza neanche di pensare a quello che dovremmo fare.
Incappare in giornate come queste per un freelance è normale e fa parte del gioco, ma non temere perché c’è una soluzione.
In anni di freelancing ho sperimentato e risperimentato diverse tattiche fino ad arrivare a quella che uso attualmente.
Oggi ti parlerò del PTES: Protocollo Tattico Emergenza Sbattimento. Una strategia in 4 passaggi per ottenere il massimo anche dalle giornate in cui siamo assolutamente brasati.
P.T.E.S.
1. Svolgi solo la task più importante
Individua la task più importante della giornata e concentrati al 100% per portarti a casa quella. Una sola e non tre secondo la tecnica delle tre priorità e nemmeno due, soltanto una.
Come individuarla
Quando si è stanchi questa cosa non è così semplice, si ha la testa talmente annebbiata che non riusciamo neanche a prendere la decisione corretta.
Se precedentemente avevi già preparato una to-do-list organizzata per priorità perfetto, affidati a quella.
Se non ce l’hai invece ti consiglio questa strategia: prova a immaginarti di essere a fine giornata e chiediti qual è quella task che se hai completato ti fa provare il maggior sollievo. Se questo non dovesse bastare fatti una seconda domanda, ovvero qual è quella task che se non avessi completato ti provoca il maggior fastidio.
Rispondi a queste domande e vedrai che garantito ti salta fuori quell’unica task. Quella diventa il tuo unico obiettivo della giornata, dimenticati di tutto il resto.
Il cambio di mentalità
Una volta che hai completato quella task resisti alla tentazione di proseguire e fare altro.
Il PTES richiede un cambio di mentalità cruciale. Ti devi rendere conto che non sei quello di tutti i giorni, sei una bicicletta a cui è caduta la catena, per cui non si va da nessuna parte.
Se sei riuscito a portare a casa la prima task per importanza della giornata, non hai bisogno di fare altro e se ci provi l’unica cosa che riesci a ottenere è un sacco di frustrazione per provare a fare delle cose che semplicemente non sei in grado di fare.
Questo cambio di mentalità è veramente cruciale e ripeto, non siamo gli stessi di tutti i giorni, dobbiamo comportaci di conseguenza.
2. Ragiona sulle cause che ti hanno portato a essere stanco
Prendi un timer, imposta 7 minuti e in quei 7 minuti ragiona sulle cause che ti hanno portato a essere in questa condizione di stanchezza.
Mi raccomando non farlo senza timer e attieniti ai 7 minuti, è la durata migliore. Il rischio se non metti il timer è quello di disperderti perché sei troppo stanco e la nostra capacità di controllare la tendenza alla dispersione che ha la nostra mente, è quasi pari a zero.
Una volta individuate le cause che ti hanno portato a essere così stanco, escogita delle soluzioni.
Questo è il passaggio del PTES che sembra meno importante ma ti garantisco che non lo è. Il motivo è presto detto, ed è il fatto che la costruzione di una carriera di successo come freelance non è uno sforzo di breve periodo, ma richiede tempo e fatica.
Assicurarsi di non perdere delle giornate nella costruzione del tuo impero a causa della stanchezza è dunque cruciale.
3. Fai attività a bassa richiesta di energia mentale
Dedicati a delle attività a bassa richiesta di energie mentali, ma ad alto valore di crescita. Le attività che ritengo più efficaci sono 3:
- Lettura
- Video corsi
- Esercizio fisico
Lettura
Leggere è la capacità di poter vivere milioni di vite e acquisire conoscenze dall’esperienza fatta da altri.
Leggere è come scaricare sistematicamente un sistema operativo nuovo, aggiornato e migliore per il nostro cervello.
Dovremmo leggere il più possibile, però spesso succede che con le giornate impegnative che abbiamo non si ha abbastanza tempo per farlo. Questo è il momento perfetto.
Anche in questo caso ti consiglio di segmentare il tempo perché sei stanco e la tua mente continua sempre ad avere delle grosse tendenze a disperdersi e a distrarsi.
Un buon metodo per assicurarti che questo non accada è quello di dedicare slot di tempo, la famosissima tecnica del pomodoro. Fai 25 minuti di lettura e 5 minuti di pausa. Se riesci a concludere un paio i pomodori, quindi un’ora di lettura, in quell’ora potresti avere acquisito delle informazioni che sul lungo periodo potrebbero veramente avere un grosso impatto sulla tua vita e sulla tua carriere.
I video corsi
È sempre il processo di imparare qualcosa di nuovo, che in un mondo in continuo e velocissimo cambiamento come il nostro è il super potere più importante che possiamo avere.
I video corsi sono attività a bassa richiesta di energia cerebrale, perché non dobbiamo fare altro che ascoltare, ma ad altissimo valore aggiunto.
Attenzione: se non hai già il video corso che ti interessa e che vuoi fare fin da subito, ricordati sempre che più c’è stanchezza e più c’è rischio di dispersione. Assicurati di non perdere troppo tempo a sfogliare tutti i possibili video corsi senza poi incominciare a farne uno. Buttati sul primo che ti sorride, va più che bene.
Attività fisica
Un bell’allenamento ha veramente un’efficacia pazzesca per uscire dall’annebbiamento mentale causato dalla stanchezza.
L’attività fisica stimola la chiarezza mentale e rilascia endorfine, per cui alla fine della sessione ti ritrovi con addosso un senso di benessere che in piena stanchezza ti eri completamente scordato cosa fosse.
Fare attività fisica inoltre, manda dei segnali al nostro organismo di mettersi in modalità attiva, e questo finisce proprio per essere un dispersore della stanchezza mentale.
Attività da evitare
Una lista di cose sicuramente da non fare quando si è fatto scattare il PTES sono le seguenti:
Pianificazione
Prendere decisioni
Fare valutazioni di se stessi e del proprio lavoro. (Quando si è stanchi si ha la tendenza a far partire un chiacchiericcio mentale negativo e condizionato dalla sensazione psicofisica di stanchezza che stai provando).
Rispondere a mail complesse. C’è il rischio di passare mezz’ora a scrivere e riscrivere delle risposte.
4. Stacca prima
Staccare prima è necessario per evitare di essere anche l’indomani nelle stesse condizioni di stanchezza. Quindi anche se è presto si stacca comunque.
Il rischio in questa fase è quello di finire per bighellonare fino a tarda ora e non avere modo di riposarsi a dovere.
Staccando prima e anticipando la routine che fai ogni giorno come fine giornata, ti permette di arrivare a letto in anticipo.
Se ti capita di anticipare la routine zittisci tutti i sensi di colpa e voltati un secondo indietro per guardare tutto quello che hai ottenuto in una giornata di stanchezza:
Ti sei portato a casa la task più importante della giornata.
Hai fatto un’utilissima analisi per capire come sei arrivato a essere così stanco e hai trovato delle soluzione per evitare che ricapiti.
Hai fatto un bel upgrade alla tua mente, alla tua cultura e al tuo fisico.
Tutto questo in una giornata in cui le previsioni erano che non ottenessi assolutamente niente. Quindi se sei arrivato a questo punto, vai a dormire sereno.
Staccare e recuperare non è un’opzione, deve far parte di un protocollo normale, e ogni tanto c’è da anticipare.
Conclusioni
Bene freelance, spero di averti passato uno strumento utile nella gestione delle normali fasi di stanchezza in cui incapperemo nella nostra esplorazione delle terre selvagge della libera professione.
Concludo con questa meravigliosa frase zen: Il falegname stolto continua a colpire il legno all’infinito sperando di tagliare il più possibile. Il falegname saggio ogni tanto si ferma e affila la lama.
Riposati, prenditi il tempo per affilare l’ascia e poi come sempre riparti alla conquista del mondo!
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2. Pensare
Scotch = nastro adesivo; Frisbee = disco volante; e tanti altri. Ma pensiamo anche a delle persone fisiche che sono riuscite ad associarsi ad una parola specifica, come Michael Jordan (basketball), Greta Thunberg (ambiente), Pelè (calcio), Picasso (cubismo), Pollock (macchie), e così via. Se tutti questi fossero usciti dalle loro aree di competenza per esplorare nuovi stili, non sarebbero diventati quello che sono. Per non parlare poi di quei personaggi che sono così unici e innovativi da essere diventati loro stessi la parola di riferimento. Un esempio, Tim Burton, il suo stile è così particolare e unico che il suo nome è diventato riferimento stesso del suo stile. Quello che fa è la sua essenza, che è un po’ l’obiettivo ultimo di qualunque creativo, quello di avere uno stile che deriva dal tuo essere
Se Burton avesse deciso di utilizzare anche altri stili probabilmente non avrebbe avuto lo stesso successo. Conclusioni Questi erano esempi di geni che sono diventati maestri assoluti di uno specifico stile, ma per persone come noi? Non devi per forza diventare il Michelangelo del tuo campo. Quindi cosa puoi fare se senti di voler produrre qualcosa di diverso dal solito e per cui capisci che potrebbe anche avere un mercato? La soluzione è una e una soltanto… Devi creare un altro brand. Perché se decidete di aggiungere cose che non c’entrano con il tuo brand state solo andando a indebolire la vostra unicità nel mercato. E se perdete quella cosa che vi rende unici perché un cliente dovrebbe scegliere voi?